venerdì 13 giugno 2008

Crisi di maggioranza. Non c'è più politica


Si prospetta un’estate ‘molto calda’ al palazzo: l’amministrazione comunale è sull’orlo di una crisi di nervi. Tra minacce, accuse e recriminazioni la maggioranza rischia un collasso interno. Gianni Percoco si scusa con la minoranza, il sindaco Nardi diventa una furia e finisce per prendersela con l’assessore Massimiliano Di Girolamo, intervenuto a difesa di Percoco. Che non ci sia pieno accordo tra sindaco, assessori e consiglieri, si è visto in occasione del consiglio comunale del 26 maggio, passato alla storia per gli insulti che cittadinanza e sindaco si lanciavano da una parte all’altra dell’aula consiliare. Dopo le escandescenze del sindaco alcuni membri della maggioranza, già quella sera, avevano preso le distanze dalla reazione del primo cittadino condannandone gesti e parole contro il pubblico. Tuttavia nessun esponente di quella bagarre da osteria aveva preso una posizione ufficiale, almeno fino a martedì, quando una lettera firmata dal presidente del consiglio Gianni Percoco e destinata ai rappresentanti dell’opposizione, ammetteva errori e disattenzioni da parte dell’emittente che avrebbe dovuto dichiarare illegittima la seduta consiliare. Invece quella sera il consiglio andò avanti e si espresse a favore del piano Santoro, senza la partecipazione al dibattito della minoranza, uscita dall’aula subito dopo la bagarre. Al gruppo del PD che minaccia di ricorrere al Tar e di far annullare la delibera approvata il 26 maggio, dopo altri due consigli comunali, il presidente Gianni Percoco ha chiesto scusa per non aver annullato la seduta, giustificando l’errore con il trambusto che si era venuto a creare in aula. Scuse legittime, seppur tardive, che di fatto ammettono la non validità del consiglio del 26 maggio e danno piena ragione alla minoranza che, adesso, conta anche sulla lettera firmata da Percoco per invalidare il consiglio comunale incriminato. Tanto ammirevole per etica e professionalità, quanto gravoso per gli interessi politici della maggioranza il gesto del presidente del consiglio comunale. Su tutte le furie il sindaco Stefano Nardi, negativamente sorpreso dalla lettera di scuse firmata da Percoco. Che si sia sentito scavalcato nel prendere un’iniziativa così importante, che sia stato colto completamente di sorpresa dall’intervento in difesa di Percoco dell’assessore Massimiliano Di Girolamo, come il presidente del consiglio esponente dell’UDC, a quanto pare Nardi non avrebbe trattenuto frasi e parole offensive anche nei confronti dell’assessore allo sviluppo economico e produttivo. Il primo cittadino lo avrebbe infatti accusato di non essere stato in grado di gestire la delicata situazione degli arenili comunali, compromettendo la validità del servizio e alimentando le polemiche dei giorni scorsi sulla mancata partenza dei lidi comunali. La lite con Di Girolamo sarebbe stata furibonda e plateale. L’assessore avrebbe messo alle strette Nardi invitando il sindaco a cacciarlo dalla giunta comunale. Si sono così lasciati sul piede di guerra, sindaco e assessore, con la gestione dei lidi comunali ancora da risolvere, con un piano Santoro che alla data di oggi avrebbe dovuto già muovere i primi ma significativi passi e che, invece, latita tra le vie cittadine ancora sporche e contornate di rifiuti. Giugno doveva essere il mese delle grandi partenze, della raccolta differenziata e degli arenili comunali. La crisi politica che serpeggia nel palazzo comunale e che comincia a far vedere i primi risultati, è questa l’unica grave certezza che i cittadini possono vantare nella stagione turistica più nera che si ricordi da anni.

Nessun commento: