domenica 8 giugno 2008

Terracina ricorda la nascita della Repubblica. La storia cominciò quel giorno


Terracina ha ricordato nella mattinata di ieri la ricorrenza del 2 giugno, con la celebrazione dei 62 anni dalla nascita della Repubblica. Era il 2 giugno 1946 quando gli italiani vennero chiamati al voto, l’Italia usciva distrutta dalla guerra e bisognava ricostruirla, prima nello spirito e poi sui mattoni. Iniziò da quel giorno un cammino nuovo verso la democrazia e la rinascita del nostro paese. Ieri in tutta Italia si è festeggiato per questo, per ricordare l’importanza di una data nella nostra storia. Per non dimenticare che l’Italia nacque quel giorno, quando a votare furono chiamati indistintamente tutti i cittadini, uomini e donne, e scelsero la Repubblica alla monarchia. Terracina, come ogni anno, ha voluto festeggiare con le marce militari eseguite dal corpo bandistico cittadino, con i reduci di guerra che quel giorno andarono a votare. Infine con le autorità politiche e militari. Quest’anno tra le vie cittadine che hanno ospitato il corteo tanti giovani. Hanno preso parte alla manifestazione non solo come pubblico ma anche in qualità di testimoni di una nuova generazione che non dimentica né rinnega le proprie origini. Scopo di celebrazioni del genere è quello di mantenere vivo un ricordo che rima con l’identità di cittadino italiano. Senza la conoscenza della storia d’Italia, quella con la ‘S’ maiuscola, non possiamo sentirci pienamente figli della nostra patria. Presso il monumento dedicato ai caduti di Borgo Hermada prima, dinanzi al monumento in onore ai caduti di Terracina più tardi, il corteo ha portato il suo omaggio alle vittime della II guerra mondiale, depositando la simbolica corona ai piedi della stele con incisi i nomi dei soldati terracinesi. A salutarli anche i compagni di vecchie glorie, i sopravvissuti alla catastrofe della guerra che con commozione e orgoglio hanno testimoniato il proprio valore con la mano alla fronte quando si è alzato inconfondibile, eco di storia passata, il suono della tromba che recitava il suo personale ‘silenzio’.

Nessun commento: