domenica 8 giugno 2008

Lungomare Circe nel degrado. Urgono lavori di manutenzione




Primo giugno. È iniziata la vera e propria stagione estiva, se non ancora per il calendario, sicuramente per il turismo. È a partire da giugno, infatti, che Terracina diventa meta di turisti desiderosi di trascorrere le proprie vacanze in riva al mare. Ovvio pensare che il flusso di forestieri che giunge nella città pontina percorra il lungomare Circe, prima di scendere in spiaggia a prendere il sole e rinfrescarsi con un bagno. Come si presenta il nostro lungomare che qualcuno di recente ha proposto di intitolare ad Aldo Moro? C’è da dire che la situazione deve ancora migliorare. Negli ultimi anni è stata rifatta la pavimentazione, sono state installate panchine nuove e si è dato spazio a piccole aree verdi con aiuole e fiori. Quest’anno non c’è stato nessun intervento e il lungomare patisce un certo stato di trascuratezza. Panchine sporche e divelte non consentono ai passanti un gradevole riposo tra una passeggiata e l’altra. Le aiuole non sembrano affatto curate, alcune si mostrano dimenticate da tempo, invase da erbacce e sporcizia. E poi, non poteva mancare, il solito problema dei cassonetti ricolmi di spazzatura. Ma andiamo con ordine. Panchine imbrattate e divelte sono le vittime di teppisti che da tempo, ormai, si divertono a rovinare tutto ciò che si può ascrivere al bene pubblico, senza fare sconti a muri e monumenti. Le panchine sono cadute sotto i colpi, è proprio il caso di dirlo, di qualche individuo evidentemente infastidito dalla bellezza del lungomare Circe. Così si è proceduto a rovinarle irreparabilmente, sollevandole dalla pavimentazione e distruggendone lo schienale. Meno grave ma altrettanto inspiegabile, la moda irriverente di scrivere oscenità sui muretti e sulle panchine superstiti. Per quanto riguarda le aiuole, se si decide di abbellire un lungomare con piccole aree verdi, è necessario poi garantirne una manutenzione accurata e puntuale. Evidentemente questo non accade. Erbacce e spazzatura riempiono le aree riservate a fiori e piante, sostituendo una vista poco gradevole a quello che, secondo le intenzioni migliori, avrebbe dovuto essere uno spazio dedicato ai colori e ai profumi della vegetazione. Solo en passant il problema dei contenitori per la spazzatura pieni di immondizia. Si è parlato tanto, e se ne parlerà ancora di più, di ‘piano Santoro’, raccolta differenziata e pulizia della città. I cassonetti colmi di spazzatura, a pochi passi dal mare, sono uno spettacolo poco gradevole agli occhi dei turisti oltre che degli abitanti di Terracina. Certamente non si può effettuare la raccolta in pieno giorno, tuttavia l’insufficienza di contenitori risulta chiara. Se non si possono garantire più turni di raccolta rifiuti, sarebbe allora auspicabile una presenza maggiore di cassonetti lungo tutto il percorso del lungomare, permettendo a chiunque di gettare l’immondizia che si produce sulla spiaggia, come cartacce, bottiglie vuote, contenitori per alimenti, negli appositi cassonetti. Proprio per il fatto che si trovano i cassonetti pieni, i rifiuti vengono gettati a terra, invadendo il marciapiede o, peggio ancora, la spazzatura viene lasciata in spiaggia. Poche osservazioni che chiunque potrebbe constatare facendo una passeggiata sul lungomare Circe. Qualche consiglio per migliorare la situazione, richiamando un servizio più efficiente da parte dell’amministrazione e un maggiore senso di responsabilità da parte della cittadinanza.

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